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Assopetroli, tavolo con Governo contro frodi fiscali

Secondo Assopetroli Assoenergia, nel 2016 sono stati immessi in consumo 53 miliardi di kg di prodotti petroliferi che, convertiti a una densita’ media (0,8), equivalgono a 66 miliardi di litri. Da un confronto con gli operatori del settore e’ realisticamente stimabile che circa il 15% dell’immesso in consumo, pari a 10 miliardi di litri, sia distratto sul mercato parallelo in totale frode Iva.

“Servono misure di contrasto incisive per combattere l’evasione fiscale nel settore della distribuzione dei carburanti e in particolare le frodi Iva, limitando al massimo il salto d’imposta. Misure da condividere in un tavolo tecnico col governo, in particolare al ministero dell’Economia”.

E’ il messaggio lanciato dal presidente di Assopetroli Assoenergia, Andrea Rossetti, nel corso del suo intervento alla 68esima assemblea generale dell’associazione, in presenza del viceministro dell’Economia, Luigi Casero. In apertura dei lavori, il Procuratore nazionale antimafia aggiunto, Giovanni Russo, e’ intervenuto con un saluto. Nella sua relazione, il presidente di Assopetroli Assoenergia ha spiegato che “il mancato gettito e’ di oltre 2 miliardi di euro.

Tra le misure capaci di fare fronte al dilagare dell’illegalità nel settore delle cessioni di carburante – ha detto Rossetti – vi e’ senza dubbio il reverse charge, opzione speciale prevista dalle direttive europee nell’ambito del ‘meccanismo di reazione rapida’ (quick reaction mechanism) che estende la possibilita’ di introdurre l’inversione contabile dell’Iva anche ai casi non espressamente previsti dalla legge.

In casi di particolare urgenza e per combattere la frode improvvisa e massiccia che potrebbe condurre a perdite finanziarie gravi e irreparabili, uno Stato membro puo’ applicare, per una durata non superiore a nove mesi, il meccanismo dell’inversione contabile, su determinate cessioni di beni e prestazioni di servizi in deroga alle regole europee”, ha spiegato Rossetti. Nel corso del suo intervento, Rossetti ha illustrato i numeri dell’evasione fiscale relativa al mercato illegale di benzina e gasolio. Secondo Assopetroli Assoenergia, nel 2016 sono stati immessi in consumo 53 miliardi di kg di prodotti petroliferi che, convertiti a una densita’ media (0,8), equivalgono a 66 miliardi di litri.

Da un confronto con gli operatori del settore e’ realisticamente stimabile che circa il 15% dell’immesso in consumo, pari a 10 miliardi di litri, sia distratto sul mercato parallelo in totale frode Iva. Con un valore forfettario di 1 euro per litro, risulta un giro d’affari irregolare pari a 10 miliardi di euro, che genera un’evasione di imposta sul valore aggiunto per oltre 2 miliardi.

 

Fonte: http://www.gestoricarburanti.it